venerdì 21 marzo 2014

Una visita al palazzo dell’Aeronautica


Roma, 21 marzo 2014 - Oggi il Palazzo dell'Aeronautica, in via eccezionale è stato aperto al pubblico. È stata una visita interessante. Pensare che fu costruito in soli due anni, dal 1929 al 1931, con colate di cemento armato, usando somari e carretti, a differenza di oggi che seppur con tecnologie e materiali innovativi... La struttura si avvaleva, e si avvale, di moderne tecnologie, moderne anche per i tempi attuali. Anche l’inaugurazione del 28 ottobre 1931 fu all’avanguardia, invece di tagliare un nastro fu spinto un pulsante per aprire i tre cancelli elettrici a discesa verticale. La visita è iniziata con una spiegazione della facciata e una introduzione alla figura del maresciallo dell’aria Italo Balbo, Ministro dell’Aeronautica dal 1929 al 1933, un suo busto è nel giardino. Dal giardino siamo andati nell’atrio, denominato il Lapidario dei tre archi, dove su lastre di travertino sono incisi i nomi di coloro che persero la vita in attività di volo dal 1907 ad oggi,  è pertanto considerato il monumento ai Caduti dell’Aeronautica Militare.



Un filmato documentario ha poi preceduto la visita all’interno del palazzo.


Appena si entra l'attenzione va a un ascensore ad andamento circolare della Stigler, senza porte, che serviva per portare ai piani, è tuttora funzionante ma non praticabile per motivi di sicurezza. Siamo poi saliti a visitare gli ampi saloni e le stanze, che tuttora vengono utilizzate, i grandi corridoi con finti lucernai per illuminare a giorno, grandi affreschi alle pareti, ovunque simbologia aeronautica, dai lampadari, ai corrimano delle scale, alle maniglie delle porte. L’architettura è sobria, elegante, imponente, tipica dell’epoca in cui venne costruito. Alla fine del lungo corridoio lo Scalone d’onore, che viene usato nelle occasioni di alta rappresentanza, a metà percorso una riproduzione dei transvolatori italiani di Balla Futurista, l’originale al momento sta negli Stati Uniti.


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A fine percorso, la riproduzione della Madonna di Loreto, che dal 1920 è la Santa Patrona degli Aviatori.


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Foto: Ph. Monica Palermo

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