mercoledì 9 aprile 2014

Perugia: la polizia pone fine a un'attività di bullismo, 5 minorenni con l'obbligo di restare a casa


Perugia, 9 aprile 2014 - La Polizia di Stato di Perugia ha notificato a cinque minorenni l’ordinanza “dell’obbligo di permanenza in casa”.


Le misure cautelari, tutte eseguite ad Umbertide, sono state eseguite dai poliziotti dell’Ufficio Anticrimine e della Squadra Volante del Commissariato di Città di Castello, coadiuvati dal Reparto Prevenzione Crimine Umbria-Marche.


L’operazione odierna è il risultato di un’accurata ed elaborata attività d’indagine durata circa due mesi, nei confronti di un gruppo di giovanissimi, due italiani e tre extracomunitari, che si comportavano come una baby gang.


Da tempo la “banda” imperversava e terrorizzava i coetanei tra Umbertide e Città di Castello, preferendo quale luogo delle proprie angherie il treno che trasporta gli studenti pendolari sulla direttrice Umbertide -Sansepolcro.


L’indagine ha preso avvio da un referto medico emesso dal Pronto Soccorso del nosocomio di Città di Castello, nel quale ad un ragazzo, appena maggiorenne, vengono riscontrate alcune lesioni ed ecchimosi a seguito di una caduta presumibilmente avvenuta scendendo dal treno. La motivazione appare subito degna di attenzione da parte del Responsabile del Posto di Polizia presso l’Ospedale; vengono svolti i primi accertamenti dai quali comincia ad emergere una preoccupante verità: la caduta non sarebbe accidentale, ma volontariamente procurata da alcuni ragazzi. Viene quindi sentito l’interessato, che dopo le prime negazioni, comincia ad ammettere di essere stato vittima del comportamento scellerato di alcuni coetanei. La successiva attività d’investigazione permette di individuare un gruppo di ragazzi dediti a comportamenti bullistici, ed un numero abbastanza corposo di altri ragazzi oggetto e testimoni dei loro comportamenti.


L’indagine si arricchisce delle denunce sporte da un dirigente di Umbria Mobilità e da addetti delle Ferrovie, in merito ad alcuni danneggiamenti avvenuti all’interno dei treni e da una globale situazione di estrema sofferenza per i viaggiatori e studenti che quotidianamente, da tempo, nella quasi indifferenza, assistevano ad atti di puro vandalismo e soggezione psicologica.


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Fonte: Polizia di Stato


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