venerdì 31 gennaio 2014

L'Aquila: la Polizia di Stato ritrova parte della reliquia di Papa Wojtyla trafugata dal Santuario San Pietro della Ienca

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L’Aquila, 31 gennaio 2014Ritrovata dalla Polizia di Stato dell'Aquila parte della stoffa del reliquiario di papa Karol Wojtyla. La scorsa settimana ignoti, dopo aver segato l’inferriata che proteggeva la finestra laterale del Santuario di Giovanni Paolo II in San Pietro della Ienca, rotto il vetro e aperta la finestra, sono entrarono nel Santuario rubando il reliquario con la Reliquia del Sangue di Giovanni Paolo II e un piccolo crocifisso posto sull’altare. Il tessuto, intriso del sangue del Beato Giovanni Paolo II, era attaccato all'interno di un'ampolla. Per il furto sono stati denunciati tre giovani aquilani, che hanno confessato il fatto.


Una conferenza stampa è stata tenuta presso la Questura dell'Aquila per darne la notizia. Il Questore Vittorio Rizzi ha aperto la conferenza dando atto che un risultato investigativo così importante e rapido è la conferma della sintonia operativa che sussiste in città tra la magistratura e le forze di polizia tutte. “Tale esito – ha detto il Questore - è anche un segnale alla città dell’attenzione che la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri hanno verso i reati contro il patrimonio. In questo caso, l’atto criminoso era anche un sacrilegio. E se l’azione congiunta ha portato ad una così brillante soluzione lo si deve anche al fatto che i riflettori sono sempre accesi su questo tipo di reati.”.


Ha quindi lasciato la notizia più importante della mattinata al Vescovo Vicario di L’Aquila Monsignor Giovanni D’Ercole, che, dopo essersi recato stamane in Questura, ha riconosciuto gran parte dei frammenti della reliquia di Papa Giovanni Paolo II, provando gran commozione alla loro vista. Ha aggiunto che il sacro resto, pur non essendo nella sua totalità, è comunque ricostruibile, e questo rappresenta una grande gioia per il mondo cristiano. La reliquia è infatti composta da una teca, da un supporto, da un drappeggio rosso e da frammenti rossi e bianchi, di cui è presente ancora una buona parte. Mancano solo alcune particelle che erano legate a due fili d’oro, e che evidentemente sono andate perse nella rottura del vetro che le proteggeva.


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Fonte
: Polizia di Stato, Questura dell'Aquila

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