sabato 8 febbraio 2014

Difesa Italiana e Francese: successo del lancio del satellite Athena Fidus


8 febbraio 2014 - Il satellite Athena Fidus è stato lanciato, due giorni fa, con successo dalla base di Korou nella Guinea francese.


Il progetto è stato sviluppato dall'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), dal Centre National d'Etudes Spatiales (CNES) e dai Ministeri della Difesa italiano e francese.


“Il programma duale Athena Fidus, è una importante parte dell’accordo Italia/Francia nel settore delle comunicazioni satellitari, che viene esteso anche al programma militare Sicral 2 – ha dichiarato l’ammiraglio Ruggiero Di Biase, capo del 6°Reparto “C4I e trasformazione” dello Stato Maggiore Difesa. I due programmi sono, infatti, complementari sul piano capacitivo e contestuali in ordine di realizzazione. Il Sicral 2, il cui lancio è programmato il prossimo novembre, garantirà l’operatività delle comunicazioni satellitari nelle tradizionali bande militari (SHF e UHF), mentre il progetto Athena Fidus permetterà di disporre di significative capacità nelle nuove bande di frequenza EHF/Ka impiegate in campo “NATO”, necessarie a soddisfare tutte le esigenze dei diversi teatri operativi, che ad oggi vengono corrisposte anche con l’oneroso ricorso al noleggio di link commerciali”.


Athena Fidus è in grado di fornire servizi e connessioni anche a organismi ed enti che erogano servizi non tipicamente militari, ad esempio sul campo scolastico, sanitario e della protezione civile.


Con questo nuovo assetto di comunicazione, la Difesa grazie al Segretariato Generale (Segredifesa) che pone in essere ogni sforzo possibile per operare in sinergia con tutte le realtà (pubbliche e private) che, in Italia, nelle Alleanze di cui fa parte e nell’ambito degli accordi bi-laterali in essere, operano nel campo dell’innovazione tecnologica può quindi avere nuove capacità di connessione broadband atte a supportare importanti servizi, quali, ad esempio, accesso ad Intranet/Internet, reti LAN-to-LAN, reti virtuali private, link dedicati per attività con velivoli in remoto (droni), e molto altro, in supporto alle proprie Forze Armate (Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri nella propria Rete ARMASAT) impegnate nel contesto internazionale, con sensibile riduzione dei costi di esercizio.


L’Italia può cosi tornare ad essere indipendente in questo delicato settore strategico riportandosi al livello di tutti gli altri grandi paesi europei.


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Fonte: Ministero della Difesa

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